Al giorno d’oggi la Thailandia è una delle mete asiatiche più richieste e apprezzate dai turisti stranieri, i quali, visti numerosi vantaggi legati al costo della vita e alle possibilità lavorative, sono sempre più interessati ad ottenere una residenza nel Paese.

Ci sono alcune persone che vogliono solamente rimanere qualche mese in più rispetto ad una normale vacanza, anche solo per fare una esperienza di vita differente (lavorando o studiando).

Sono però diversi i turisti che vogliono invece trovare un nuovo luogo in cui vivere e passare il resto della loro vita, godendosi la pensione.

Solitamente della Thailandia ci si innamora in seguito ad una o più vacanze: da qui l’idea di pensare seriamente ad acquisire la residenza il passo è breve.

Perciò, è fondamentale conoscere le modalità di ottenimento della residenza in Thailandia ed essere consapevoli dei conseguenti vantaggi (e svantaggi).

  • Come si fa ad ottenere una residenza in Thailandia?
  • Quali caratteristiche avere per ottenerla?
  • Quanto costa fare un visto thailandese?
  • Che vantaggi ci sono ad ottenere una residenza in Thailandia?

In un Paese come questo è possibile ottenere una residenza permanente, prolungando nella vita quello che potrebbe essere il piacere e il relax di una semplice vacanza oppure per valutare ulteriori possibilità lavorative.

Molti turisti vogliono semplicemente cambiare vita, soprattutto le persone ormai in pensione che, in Thailandia, potrebbero vivere più che dignitosamente con quanto accantonato durante la permanenza in Europa Perciò occorre conoscere tutte le dinamiche necessarie per poter richiedere una residenza thailandese, senza avere alcun problema.


Quali Sono I Vantaggi Della Residenza In Thailandia? Quali Sono I Requisiti?

Ci si chiede cosa comporti avere la residenza in Thailandia e se ci siano vantaggi ad ottenerla.

Richiedere una residenza thailandese potrebbe definirsi la scelta importante per la propria vita: tuttavia, la Thailandia offre a numerosi turisti e stranieri richiedenti residenza molteplici benefici e privilegi.

Con un permesso di soggiorno si potrebbe avere l’opportunità di trovare un lavoro stabile, una casa oppure ricevere una seconda carta di riconoscimento thailandese, la quale permette di viaggiare liberamente nel Paese e, soprattutto, ottenere una identificazione sociale.

Successivamente alla richiesta della residenza, dopo alcuni anni è possibile ricevere ufficialmente anche la stessa cittadinanza thailandese.

Qualsiasi turista che vuole richiedere la residenza deve essere in possesso di un importante documento, chiamato visto di non immigrazione oppure permesso “non immigrant”, che deve avere una validità di almeno tre anni.

Per richiederlo, occorre riferirsi alle ambasciate disponibili, anche per ricevere le relative informazioni sia dell’accettazione di residenza, sia per eventuali rinnovi.

L’istituzione che si occupa di rilasciare i relativi permessi per la residenza thailandese è il Ministero dell’Interno, il quale con una collaborazione diretta con una Commissione per l’Immigrazione, stabiliscono insieme una serie di normative e requisiti per ottenere il tanto richiesto visto permanente in Thailandia.

E’ bene specificare che chi ha intenzione di trasferirsi nel grande Paese del Sorriso (come la Thailandia è stata spesso denominata), se in possesso della residenza permanente potrebbe trovare anche numerose libere opportunità lavorative, tra cui quella di diventare un dirigente aziendale o amministratore delegato di una società specifica.

Le aziende locali spesso ricercano del personale in grado di insegnare loro qualcosa e con altrettante frequenza tendono ad attingere all’estero, sfruttando le migliori competenze e il miglior livello di esperienza che i manager europei (e italiani) hanno, rispetto a quelli locali.


Qual È La Situazione Politica Sociale In Thailandia?

cambiare vita in thailandia

Prima di decidere di trasferirsi in un Paese, qualunque esso sia, è bene porsi qualche domanda relativamente alla situazione politica e sociale che caratterizza la meta ambita.

Ci sono scenari, ad esempio, che potrebbero convincere un turista a chiedere la residenza in Thailandia, ma ce ne sono altri che invece potrebbero svolgere un’azione contraria.

Da un punto di vista politico sociale, la Terra del Sorriso offre moltissime opportunità a chi vuole espatriare dal proprio Paese, per iniziare una nuova vita e anche una carriera lavorativa.

Infatti, la Thailandia è un ottimo luogo in cui investire in attività imprenditoriali libere, ovviamente attraverso permessi e controlli costanti messi in atto dalle autorità statali e governative del posto.

L’obiettivo dello Stato thailandese è quello di creare una vera e propria economia sviluppata tramite processi di investimento, incentivando chi dall’estero vuole intraprendere una carriera da vero imprenditore.

Lo Stato stesso thailandese, quindi, mette in atto una politica che invita caldamente gli imprenditori stranieri non solo ad investire nel Paese, ma anche a chiedere la residenza.

Nella Terra dei Sorrisi, inoltre, si è esenti (ormai dal 1980) dalla doppia imposizione fiscale, quindi chi ha una residenza thailandese ed è italiano, non paga nessuna tassa in Italia, poiché è esonerato dal pagamento di redditi esteri fiscali in quanto il suo baricentro di vita è spostato proprio in Thailandia.

Grazie a tutti questi incentivi fiscali, la Thailandia ha affascinato moltissimi stranieri a creare le proprie attività direttamente in questo Paese, o magari spostando semplicemente alcune filiali di imprese già esistenti in altri Paesi.

Per definire meglio la situazione generale e di conseguenza anche il miglioramento fiscale e sociale avvenuto negli ultimi anni, la Thailandia ha raggiunto un incremento in positivo del PIL pari a circa il 4%.

Infine, è importante sapere di un importante limite stabilito dalla legge locale: in Thailandia, infatti, possono entrare solo un determinato numero di espatriati e oggi, secondo la normativa vigente in loco, si prevedono circa cento persone per ogni singolo Paese estero.


Come Richiedere La Residenza In Thailandia?

Per richiedere la residenza in Thailandia si necessita di una documentazione precisa.

Dopo aver ottenuto un visto non immigrant per tre anni di seguito, il richiedente del visto deve avere una serie di validi documenti per poter attuare la procedura del rilascio di residenza.

E’ bene precisare, che la maggior parte dei documenti relativi al rilascio devono essere tradotti in lingua thailandese ed essere certificati dall’ambasciata di riferimento (alla quale si potranno chiedere specifiche informazioni relative alla traduzione).

Se non si presenta una documentazione in lingua, il rischio è che l’iter di richiesta mai verrà completato e la domanda, quasi certamente, verrà respinta.

Con un pò di attenzione e pazienza, chi vuole richiedere il visto thailandese, deve raccogliere un elenco di documenti necessari e alcuni di essi sono:

  • Un modulo relativo alla stessa domanda di visto permanente.
  • Una certificazione medica valida e aggiornata.
  • Un certificato dall’ambasciata alla quale si è fatto riferimento.
  • Un’altra certificazione che dichiara che non si hanno carichi pendenti.
  • Foto tessere attuali di recente esecuzione.
  • Una copia del passaporto valido.

Se si vuole invece intraprendere un percorso professionale trasferendosi direttamente in Thailandia con scopi di business, bisogna presentare, inoltre, dei documenti pertinenti alle attività.

Perciò occorrono:

  • Moduli relativi alle imposte di reddito, imposta sul reddito personale e se si ha una impresa occorre una certificazione dell’impresa aziendale con la copia di registrazione dell’IVA.
  • Numero di dipendenti e operatori che vanno a comporre il personale di impresa.
  • Diverse mappe inerenti sia della residenza, sia del luogo di lavoro.
  • Una lista dei bilanci dell’azienda o della società, anche quelli precedenti (almeno di tre anni prima).
  • Una copia del permesso per avviare sia la società, sia le attività lavorative.
  • Infine, tutte le schede dei candidati alla società e le loro generalità.

In Thailandia c’è anche chi preferisce trasferirsi per questioni di studio, quindi il richiedente deve essere in possesso di alcune carte importanti, come un Curriculum Vitae personale, con tanto di permesso per il ritorno in un ambiente scolastico estero.

Anche chi ha intenzione di fondare una società no profit o di beneficenza, deve presentare dei permessi specifici che possono variare a seconda dei casi e delle finalità.


E’ Complesso Ottenere Un Visto In Thailandia?

espatriare in thailandia

Il sistema per ottenere una residenza nel Paese dei Sorrisi si può definire complesso e a volte contorto, sebbene ci siano moltissimi aspetti positivi una volta trasferiti in Thailandia.

La procedura di ottenimento è molto complicata, anche per la presenza di molteplici tipologie di visti che fanno riferimento a più fasce d’età e a richieste molto diverse tra loro.

E’ bene precisare che le normative fiscali e relative alle modalità di ottenimento dei visti cambiano in continuazione, quindi uno dei consigli primari è quello di conoscere attentamente tutti i tipi di residenza permanente, i giusti requisiti per ottenerla, ed infine, la documentazione necessaria per attuare il prima possibile la procedura di espatrio.

In sintesi il consiglio che ci sentiamo di dare a chi volesse trasferirsi in Thailandia è di reperire più informazioni possibili prima di compiere qualsiasi mossa, proprio per la diversità di visti e di permessi che lo Stato thailandese mette a disposizione.


Quali Tipi Di Visti Non Immigrazione Esistono In Thailandia?

Per richiedere la residenza, occorre avere un visto di tipo non immigrant, ovvero di non immigrazione, che va a comprendere dieci tipi e sotto categorie di permessi specifici.

Le categorie più importanti per i turisti stranieri sono quelle di tipo “O” e di tipo “B”.

Nel primo caso, il visto di non immigrazione “O” riguarda una famiglia in cui sono presenti dei pensionati, mentre la seconda tipologia di visto non immigrant di categoria “B”, il più richiesto, è destinato a tutti gli imprenditori o a tutte le persone che si dirigono in Thailandia per iniziare a lavorare, fondare aziende o far partire start up.

Il visto di categoria B include molte altre categorie minori, le quali sono:

  • Il permesso B non immigrant BA, con una durata di tre anni, valido per tutte le attività di tipo commerciale.
  • Il permesso B non immigrant IB, utile per chi vuole investire dall’estero. Questo permesso incentiva molto i nuovi investitori che di conseguenza, con le loro società, aumenterebbero il lavoro e la conseguente politica dell’export.
  • Il permesso B non immigrant B, utile infine per chi vuole intraprendere una carriera nell’insegnamento.

Questi visti hanno solitamente una tassa di tipo variabile in base alle nuove politiche d’immigrazione dello Stato.

Se il visto venisse rinnovato entro tre mesi, allora la tassa finale potrebbe valere intorno ai 50-55 euro, mentre in caso di prolungamento della permanenza in Thailandia per ragioni lavorative o famigliari, si potrebbe richiedere il permesso con una validità annuale.

In questo caso, il pagamento della tassa prevede una richiesta di circa 130-140 euro.

I visti possibili sono anche altri, oltre a quelli elencati sopra che sono in realtà i più diffusi. Ecco gli altri.

  • ED: destinato a coloro i quali si recheranno in Thailandia con motivazioni di insegnamento o di approfondimento studi.
  • IB-IM: per investimenti in loco di una certa rilevanza.
  • EX: visto per chi opera in Thailandia prestando lavoro e manodopera tecnica specializzata.
  • D: indicato per chi richiede un visto diplomatico.
  • R: il visto di tipo R è destinato ai missionari.
  • M: visto particolare per i rappresentanti della stampa.
  • RS: la tipologia di visto RS è indicato per coloro i quali effettuano ricerche scientifiche in Thailandia.
  • S:destinato a chi è in Thailandia per motivi sportivi.

Quanti Tipi Di Residenze Temporanee Ci Sono In Thailandia?

Tre si possono definire le fasce sociali ben accolte in Thailandia e queste sono sicuramente i turisti, i pensionati e imprenditori accaniti.

Dall’anno 2018 c’è la possibilità di richiedere una residenza temporanea per tutti coloro che sono impegnati nella carriera digitale e per giovani investitori che vogliono intraprendere una nuova carriera estera.

Quattro, infatti, sono le tipologie principali:

  • Residenza Smart Visa T, utile per tutti gli studiosi e professionisti dell’alta tecnologia, dell’ingegneria digitale e della programmazione informatica.
  • Residenza Smart Visa S, per nuovi investitori e creatori di start up.
  • Residenza Smart Visa I, per gli investitori professionisti che vogliono depositare almeno 500.000 euro in una azienda o società.
  • Residenza Smart Visa E, consona per i già dirigenti aziendali o responsabili commerciali.

Conclusione

La residenza in Thailandia è possibile richiederla per motivi di studio, per motivi imprenditoriali o comunque di business oppure semplicemente per motivi cosiddetti turistici, intendendo persone che desidera godersi la pensione in località marine, con clima diverso rispetto all’Europa e con un costo della vita decisamente economico.

Il processo per la richiesta e l’ottenimento della residenza è abbastanza complesso e potrebbe richiedere anche un anno di tempo.

E’ necessario informarsi in merito alla documentazione richiesta e da presentare all’Ufficio di Immigrazione Thailandese, poichè questa varia a seconda delle motivazioni e degli scopi per i quali si inoltra richiesta.

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