Come Funziona il Tax Free in Giappone?

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Tax Free, due parole che rappresentano un grande vantaggio per i turisti internazionali che si recano a Tokyo e in tutto il resto del Giappone.

I negozi che espongono questo cartello sulla facciata del loro negozio offrono l’esenzione dalla tassa sugli acquisti


Che cos’è il Tax Free

Turisti in Giappone?

Forse non sapete che potete usufruire di un risparmio che va dall’8% al 10%, a seconda del bene, per i vostri acquisti effettuati in questo Paese, patria dei prodotti tecnologicamente più avanzati e intriganti.

Il Tax Free è l’equivalente dell’Iva italiana e dal 2016 sono state introdotte ulteriori modifiche che hanno reso il sistema ancora più conveniente per i turisti che arrivano in Giappone.

Se, quindi, avete intenzione di comprare l’ultimo modello di macchina fotografica o qualsiasi altro oggetto rientrante nelle categorie che beneficiano dell’agevolazione fiscale, è il caso di conoscere le limitazioni, i vincoli, le modalità di fruizione e i requisiti necessari, per non ritrovarsi alla cassa, aspettarsi un notevole taglio dal totale dello scontrino e poi invece non vederselo riconoscere.

In ogni caso, prima di tutto, è sempre meglio chiedere se il negozio aderisce a questo sistema, anche se solitamente all’ingresso è ampiamente visibile il cartello o l’adesivo che lo certifica e spesso è lo stesso personale del locale a proporlo e farlo presente, riconoscendovi come stranieri.

In alternativa, se non dovessero farlo, chiedetelo voi, prima di pagare per i vostri acquisti, e sarete accompagnati a un banco dedicato oppure direttamente alla cassa.


Chi beneficia del Tax Free?

osaka negozio tax free

Prima di tutto occorre essere un non residente, quindi un cittadino straniero e per dimostrarlo occorrerà esibire il passaporto.

Non solo, il visitatore deve essere presente in Giappone da meno di sei mesi, informazione che si potrà facilmente verificare dal timbro posto dall’ufficiale competente al gate dell’immigrazione.

Attenzione perché se invece, per accorciare i tempi di ingresso, passerete attraverso le porte automatiche, dovrete comunque recarvi dal personale addetto per farvi mettere il timbro.

Una curiosità è rappresentata dal fatto che anche i giapponesi possono in realtà beneficiare della Tax Free, ma sono se non risiedono più in Giappone e quando vi tornano, al pari di qualche altro tipo di turista, vi soggiornino per meno di sei mesi.


Quali articoli rientrano nel Tax Free?

Sono molti i prodotti che rientrano tra le categorie che beneficiano del Tax Free e vengono divisi per tipologia.

Un primo chiarimento è però necessario sulla natura stessa della spesa, non si può infatti richiedere l’esenzione della tassa per tutti quegli acquisti che vengono consumati sul suolo giapponese, come una cena o il pagamento di una camera d’albergo, ma soltanto per oggetti destinati a essere riportati nel proprio Paese di appartenenza o comunque fuori dal Giappone.

I beni che rientrano nel Tax Free si suddividono tra beni generici e beni consumabili.

Nella prima categoria si trovano capi di abbigliamento, scarpe, gioielli, souvenir di qualsiasi tipo, prodotti elettronici o elettrodomestici, borse, giocattoli, articoli per la casa, fumetti o libri, attrezzi di ogni genere.

I beni consumabili sono invece rappresentati da alimenti in confezione, cioccolata, dolci, caramelle, bevande, sia alcoliche che non alcoliche, medicine, cosmetici, purché, come detto in precedenza, non vengano consumati in Giappone ma portati all’estero.


Come funziona il Tax Free?

negozi tax free in giappone

Esiste un limite minimo di spesa, 5.000 yen, per poter beneficiare del Tax Free, che corrisponde a poco meno di 40 euro al cambio attuale.

Tale cifra deve essere raggiunta in un unico negozio e per meglio dire in un unico scontrino.

Fino al 2016 questa spesa minima veniva considerata per tipologia di bene, ossia si era costretti ad acquistare 5.000 yen di beni consumabili per poterne beneficiare oppure 5.000 yen di beni generici, ma non 5.000 yen comprensivi di beni sia generici che consumabili.

Dal 2018 tale distinzione è stata abolita in modo tale da rendere ancora più semplice e immediato il raggiungimento della soglia minima.

Il beneficio del Tax Free è applicabile solo a quei beni che vengono portati fuori dal Giappone entro i sei mesi dalla data di ingresso del visitatore, una specifica che vale esclusivamente per chi si trova in territorio giapponese per lavoro o motivi di studio, visto che, per chi è in vacanza, il visto ha una durata di soli 90 giorni.

Una clausola ulteriore per i beni consumabili è che devono essere esportati entro 30 giorni dalla data di acquisto.

Non rientrano invece nel Tax Free tutti quegli acquisti fatti a scopo lavorativo e per i quali si richiede l’equivalente della fattura italiana.

Un aspetto vantaggioso per i visitatori del Giappone è rappresentato dagli acquisti che si effettuano nei centri commerciali che possono essere cumulati tra loro.

In queste strutture, perciò, non vale più la regola dello scontrino unico, ma si possono comprare prodotti in negozi diversi facendoli risultare in un’unica operazione.

Naturalmente è sempre meglio non dare nulla per scontato e quando si entra in un centro verificare che valga questa opzione e soprattutto in quali negozi è possibile esercitarla.


Come beneficiare del Tax Free

Il Tax Free, la maggior parte delle volte, è già scontato nel momento in cui si effettua il pagamento, eppure in alcuni casi è necessario versare l’intera cifra, venendo poi in seguito rimborsati della parte relativa allo sconto.

È bene sapere che, qualora si decida di pagare con carta di credito, in alternativa è possibile pagare anche in contanti, la carta deve essere intestata alla stessa persona che risulta sul passaporto.

Effettuati gli acquisti sarà cura del personale del negozio procedere alle opportune verifiche e in seguito inserire nel passaporto il modulo del Tax Free che dovrete tenere così com’è fino al momento dell’imbarco.

È in questo momento che vi viene rimborsato il Tax Free se non vi è stato scontato in negozio e che l’incaricato stacca i moduli dal passaporto, che saranno tanti quanti sono stati i vostri acquisti esentati dalla tassa.

Le merci vengono inserite in un sacchetto sigillato che non potrà essere aperto fino a quando non si esce dal Giappone.


Dove si trovano i negozi Tax Free

giappone negozi senza tasse

Inizialmente i negozi Tax Free sono nati negli aeroporti, nei grandi centri commerciali o nelle grandi catene, ma ultimamente anche i rivenditori più piccoli hanno cominciato ad esporre il cartello Tax Free, tanto da essere arrivati a quasi 30.000 attività, come possibile motivazione per attrarre nuovi clienti.

In generale tutti i grandi marchi di abbigliamento espongono ed hanno al loro interno il banco Tax Free, ma anche i più caratteristici negozi di souvenir sono entrati a far parte del grande sistema, così da rappresentare una buona occasione per acquistare ricordi e regali da consegnare alle persone care al rientro a buon mercato.

Per conoscere la lista aggiornata e la mappa interattiva di tutti gli esercizi commerciali aderenti all’iniziativa è possibile consultare il sito ufficiale dell’Ambasciata Italiana in Giappone.