Se non sei appassionato del Giappone forse non sai cosa sono i Torii Giapponesi e se pensi ad un errore di battitura o ad animali speciali, sappi che sei sulla strada sbagliata.

Questi oggetti che si trovano sparsi in tutta la nazione del Sol Levante e in ogni punto possibile, sono di colore rosso e appartengono alla storia del Paese nipponico.

Potrai vederli all’ingresso di un parco, oppure davanti ad un lago o in prossimità di monti, ma soprattutto potrai vederli in gran numero nei templi sacri.


Torii Giapponesi : Cosa Sono?

I Torii Giapponesi sono dei portali solitamente in legno che fanno riferimento alla religione shintoista e rappresentano delle porte sacre che separano il mondo terreno da quello divino.

Passarci sotto è dunque un gesto sacro poichè significa che stai introducendoti in una zona divina, che però non necessariamente presenta un tempio o un santuario.

Attraversare il portone significa attuare un rito di devota purificazione dello spirito.

Solitamente si possono trovare a gruppi di tre, ma non è una regola fissa.


Quanti Tipi Di Torii Giapponesi Esistono?

Shinmei Torii
Shinmei Torii

I Torii possono essere costruiti con travi diritte oppure ricurve e in genere sono composti da tredici parti che però non sempre sono tutte presenti.

Le varie costruzioni danno origine a differenti tipi di Torii Giapponesi, le cui differenze si basano anche sulla grandezza della struttura, oltre che sulle travi utilizzate.

  • Shinmei Torii: Questa famiglia di Torii si caratterizza per la costruzione unicamente con travi diritte. A seconda della struttura, si distinguono nove tipologie differenti di Torii appartenenti a questa categoria.
  • Myojintorii : In questo caso la categoria contempla l’uso delle travi ricurve. Vi sono differenti composizioni che portano alla individuazioni di una decina di strutture tra loro diverse.
Myojintorii
Myojintorii

Ci sono costruzioni che sono molto semplici e basilari, mentre altre richiedono una competenza diversa in fase assemblaggio perchè sono molto più complesse.

Ciascun Torii ha un suo nome specifico che ne identifica lo stile architettonico, in base al numero di travi impiegate, alle inclinazioni e alla posizione che hanno nella struttura finale.

Queste peculiarità rendono possibile la visione di Torii diversi l’uno con l’altro.


Il Significato Etimologico E Spirituale Dei Torii Giapponesi

Per comprendere al meglio il significato dei Torii in Giappone è necessario analizzare la provenienza etimologica del termine.

Torii si associa all’italiano toro, ma in India nasce da Torana, ossia palo per gli uccelli, più precisamente per il gallo, che era un animale sacro.

Questi identificavano, storicamente, gli ingressi degli antichi templi buddisti e induisti presenti in India.

La parola Torii ha in realtà una etimologia di matrice europea che si compone di una radice tedesca e una desinenza inglese (Door, che significa porta).

Una volta espatriata in Giappone, la parola si è trasformata in Torii e resta tale anche al singolare.

Il Torii divide il divino dal terreno, la purezza dalla impurità, il trascendente dal mondo dei viventi.

Ovviamente il Torii è un simbolo architettonico che non necessariamente riconduce alla presenza di un tempio.

Essendo posto praticamente ovunque, il suo significato assume il concetto divino anche in aree metropolitane o comunque vissute.

Non è inusuale trovare un Torii, ad esempio, alle pendici di un monte, intendendo la montagna come qualcosa di sacro.

Allo stesso modo potrebbe essere collocato sulla sponda di un fiume o all’ingresso di un’area di meditazione.

Spesso il Torii è la porta di ingresso ad una zona sacra in cui vi è la presenza di un santuario shintoista (raramente potrebbe essere un santuario buddista dato che vi è una certa somiglianza).

La presenza dei Torii Giapponesi in diverse zone della quotidianità sta a significare l’esigenza che l’uomo ha di purificarsi ogni giorno nel mondo terreno, nella vita quotidiana.

La porta diviene così un simbolo di passaggio da un mondo esterno ad uno più introspettivo: da qui deriva l’usanza nipponica di togliersi le scarpe prima di fare ingresso nelle abitazioni.


Perchè Il Torii È Sacro?

Ci sono diverse leggende che riconducono e spiegano la sacralità di queste opere architettoniche giapponesi.

Una prima leggenda narra che anticamente venissero costruiti pali con trespoli per far stare gli uccelli (i messaggeri degli dei) e i galli sacri, ma vi è un’altra versione che forse è un po’ più suggestiva e più facilmente spiega la sacralità della struttura lignea.

La Dea del Sole stava sfuggendo dall’ira del fratello e trovò rifugio sulla terra all’interno di una grotta.

In quel momento il Sole si oscurò, creando spavento e disagio agli esseri viventi.

Gli uomini, nella vicina città si spaventarono del buio improvviso e temettero il peggio.

Con difficoltà si radunarono e costruirono un grande trespolo in legno, in grado di ospitare tutti i galli presenti in città i quali con il loro canto crearono particolare curiosità alla Dea del Sole, la quale fu incentivata a uscire dalla caverna per osservare cosa stesse accadendo.

Nel momento un cui la Dea uscì, un altro dio frantumò la caverna, il Sole si riaccese e quel trespolo venne considerato sacro perchè aveva contribuito a richiamare la Dea con la sua luce.

Quello fu il primo Torii della storia.

La leggenda così ci narra e ci aiuta a comprendere il significato della costruzione in legno.

Chi non vive meticolosamente e con profonda dedizione la religione shintoista (o buddista), è portato a considerare il Torii Giapponese non tanto come un simbolo sacro, ma più che altro come un portafortuna, simbolo di benessere, buona sorte, prosperità.

In alcuni luoghi c’è l’usanza che chi riceve onorificenze in ambito lavorativo dovrà costruire e donare un Torii agli dei.


I Torii Più Famosi In Giappone

Torii di Miyajima
Torii di Miyajima

Sono diversi i Torii sparsi per tutto il Giappone e alcuni di essi hanno raggiunto una fama addirittura superiore al santuario che anticipano.

E’ come se una splendida villa fosse riconosciuta più per il suo cancello di ingresso che per l’intero valore della costruzione.

Questo è sufficiente per far comprendere come il Torii Giapponese sia importante per la cultura del Paese.

Segnaliamo due luoghi che vedono Torii molto particolari, in situazioni difficilmente replicabili altrove.

Nei pressi di Hiroshima si ricorda il Torii di Miyajima, famoso perchè si trova in mare, immerso quindi nell’acqua.

E’ visitabile avvicinandosi in barca e il suo colore rosso contrasta con il blu dell’acqua e del cielo, creando un effetto cromatico bellissimo (scenario molto apprezzato dai fotografi).

Nei pressi c’è il santuario che accoglie chi dal mare giunge sulla terra ferma.

Il mare, in zona, è piuttosto burrascoso nel senso che la marea può addirittura sommergere interamente la costruzione, facendola riemergere qualche ora dopo, quando prevale la bassa marea.

Come è facile intuire, questo è divenuto un fenomeno turistico che attira spesso moltissime persone.

Se quindi intendi andare a visitare la zona, dovrai controllare lo stato delle maree per giungere sul posto nel momento in cui il Torii emerge dalle acque.

Solitamente i Torii Giapponesi sono raggruppati a tre per volta.

Se invece vuoi stupirti, potresti recarti al tempio di Fushimi Inari a Kyoto, dove troverai una moltitudine di Torii Giapponesi uno in fila all’altro a comporre un vero e proprio tunnel che va ad enfatizzare il passaggio tra i due mondi.

Fushimi Inari 2
Fushimi Inari a Kyoto

Questo ha una spiegazione: Inari è considerato il dio degli affari, il dio del lavoro e come tale riceve dal Giappone molti Torii in segno di gratitudine.

Facoltosi imprenditori che hanno trovato fortuna in ambito lavorativo, importanti aziende locali che desiderano proteggersi da eventuali eventi sfortunati, offrono al dio Inari il Torii in segno di gratitudine e di preghiera.

Tunnel di Torii Fushimi Inari-taisha
Tunnel di Torii Fushimi Inari-taisha

Ecco perchè, in prossimità del tempio a lui dedicato, si contano migliaia di porte sacre in legno.

La pratica moderna prevede, in alternativa, una cospicua donazione in denaro al santuario, il quale provvederà a ricambiare il gesto con la costruzione di un Torii da affiancare agli altri già presenti, incidendo nel legno il nome dell’azienda o della persona che ha fatto la donazione.

Solitamente un Torii più grande corrisponde a donazioni più elevate.

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